Politica

Amministrazione comunale e gestione emergenza acqua sporca: D’Andrea: «Una maggioranza incapace e inadeguata».

Stroncatura senza appello della consigliera del gruppo di minoranza Teano 4.0 a chi ha gestito la crisi tra disinformazione e ritardi.

TEANO (Elio Zanni) – «La condotta tenuta dalla maggioranza in questa circostanza – e mi riferisco, nello specifico, alla gestione della non potabilità dell’acqua che serve Teano centro – è l’ennesima dimostrazione – semmai ce ne fosse ancora bisogno – di superficialità, pressapochismo, inadeguatezza della loro azione. Inutile da parte loro cercare una giustificazione a quanto accaduto. Questa è l’unica considerazione che mi viene da fare».

Mentre ancora la città lotta contro il suo ultimo incubo, i coliformi fecali, mentre le fontanine pubbliche del centro sono state malamente chiuse col nastro adesivo e carta stagnola e le famiglie si procurano acqua potabile in taniche per lo meno per curare l’igiene dei denti e delle parti intime, becchiamo al telefono e poniamo sul «caso acqua sporca» qualche domanda alla Consigliera comunale di minoranza Maria Pola D’Andrea del gruppo Teano 4.0.

D) – Consigliera D’Andrea, non abbiamo sentito la sua voce durante questi giorni, mentre la città sprofondava in un grave problema sanitario: l’acqua potabile contaminata. Come mai? Cos’è successo? Eppure abbiamo saputo che in qualche modo, sebbene a distanza per motivi di lavoro, lei ha cercato d’interessarsi alla questione?

R) – «Sì, è così. Quanto accaduto è un fatto gravissimo. Dopo l’ordinanza del Sindaco che vietava l’uso dell’acqua, venerdì mattina 11 ottobre 2024 ho cercato personalmente ma invano di mettermi in contatto con l’Ufficio tecnico comunale per avere copia dell’esito delle analisi condotte dall’Asl Caserta. Volevo anche rappresentare, presso gli Uffici competenti, che nell’ordinanza nulla veniva detto su cosa avessero trovato nell’acqua, forse avrebbero dovuto allegare la comunicazione dell’Asl che non risultava pubblicata. Ebbene, anzi male: sono riuscita a parlare con un dipendente solo nella tarda mattina. Dipendente che però non mi descriveva una situazione così preoccupante, come invece ho appreso successivamente».

D) – Un fatto censurabile, gravissimo? A cosa attribuisce questo atteggiamento del dipendente comunale nel tentare, si spera in buona fede, di sminuire la gravità del problema e la stessa emergenza sanitaria in corso?

R) – «Probabilmente si è voluto tacere, ad un consigliere di minoranza, che già il 23 settembre 2024 l’Asl aveva effettuato un primo prelievo comunicando al Sindaco la non conformità dell’acqua… Fatto che avrebbe dovuto far emettere, immediatamente, dal Sindaco ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua, in via cautelativa, nelle more di riportare la situazione alla normalità. Come del resto dite anche voi su teanoce.it. Cosa che però non è accaduta. Intanto, c’è dell’altro: siamo proprio sicuri che l’acqua che serve Teano centro non serva anche alcune frazioni del nostro comune?».

D) – Questo giornale ha raccolto molte voci anche critiche d’ordine politico, addirittura di condanna sul modo in cui si è mossa la prima autorità sanitaria locale durante le fasi iniziali dell’emergenza; per altro ancora in corso. I cittadini spaventati scrivevano e telefonavano al giornale. Un altro gruppo, ossia Siamo Teano, ha persino chiesto le dimissioni del sindaco Scoglio, preannunciando un esposto in Procura. Dunque, Consigliera D’Andrea, non è solo un fatto di rilevanza politica, non le pare?

R) – «Infatti, ritengo siano cose gravi non solo dal punto di vista politico. Questi perché, inspiegabilmente, solo con il secondo prelievo il sindaco ha vietato l’utilizzo dell’acqua senza specificare nulla, gettando così nel panico tante persone che si sono interrogate per ore su cosa avessero bevuto. Intanto, la città deve convivere con una situazione a dir poco assurda senza che il governo locale abbia saputo immaginare un solo rimedio per lenire il disagio dei cittadini costretti a comprare l’acqua anche per cucinare.

Non si è saputo neppure suggerire dove si sarebbe potuto andare a prendere acqua potabile per uso alimentare. Per esempio, avrebbero potuto suggerire di reperire acqua potabile dalle fontane pubbliche presenti nelle frazioni che non sono servite dall’acquedotto Campania. Ma forse, lo faranno domani, dopo aver letto questo suggerimento. Come hanno fatto dopo aver letto il suggerimento di procedere alla chiusura delle fontane pubbliche.”

D) – Due anni e mezzo dall’ultimo rinnovo del Consiglio comunale e ogni giudizio politico parla di richieste di dimissioni del sindaco e indica ancora la città di Teano come una barca alla deriva. Ma com’è possibile? Cosa manca, a suo avviso, a questa maggioranza, i cui assessori interni es esterni pure percepiscono laute indennità, per amministrare bene?

R) – «A mio avviso mancano proprio le basi per governare la città. I colleghi di maggioranza è come se non recepissero le cose che gli vengono dette, non ammettono gli errori, pensano di essere i detentori della verità assoluta. Ritengo per questo sia inutile chiedere di porre in essere gesti di responsabilità… a chi dimostra quotidianamente con presunzione e boria di non comprenderne proprio il senso. Intanto, le scuole continuano a stare aperte senza che neppure ai bambini si sia pensato di fornire acqua potabile».