Giudiziaria Politica

Perquisizioni e accuse di corruzione: le prime dichiarazioni di Zannini finito nel mirino della Procura.

«Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato».

TEANO / MONDRAGONE – Dunque, già dalle sue prime dichiarazioni pomeridiane il consigliere regionale della Campania, Giovanni Zannini, si dice «sereno» dopo la perquisizione avvenuta questa mattina 3 ottobre 2024 nella sua abitazione a Mondragone e nel suo ufficio ad opera dei carabinieri di Aversa, su mandato della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le operazioni, che Zannini, accorsato avvocato e padrone assoluto del linguaggio giuridico, definisce un «atto di verifica» di alcuni elementi, avrebbero dato esito negativo; così come confermato dallo stesso politico. Le cose che Zannini si troverà a spiegare sono non poche, anche delle quali anche lontane nel tempo. Secondo la Procura, per esempio, Zannini avrebbe ricevuto in dono due (2) motorini da Campoli come compenso per il suo intervento presso il Comune di Teano, relativo a un appalto di interesse per l’imprenditore. Senza peccare di ironia, ci viene da dire: due miseri motorini? Ma è mai possibile una cosa del genere: non due auto di lusso o due barche a mare ma 2 motorini. Non mettiamo nulla in dubbio, ma la curiosità di sapere come andrà a finire questa storia e davvero tanta.

Ed ecco comunque la prima dichiarazione diffusa e attribuita al consigliere regionale della Campania, Giovanni Zannini: «Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati».

Le indagini, coordinate dal procuratore Pierpaolo Bruni, si concentrano su alcune vicende legate all’Asl di Caserta, con particolare riferimento alle dimissioni di Enzo Iodice, ex direttore sanitario, avvenute nel settembre 2023. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, Zannini avrebbe esercitato pressioni su Iodice affinché lasciasse l’incarico, poiché quest’ultimo si sarebbe rifiutato di accettare alcune nomine proposte dal consigliere regionale. Su questo punto, gli investigatori ipotizzano il reato di concussione.

Un ulteriore filone dell’inchiesta coinvolge l’imprenditore Alfredo Campoli, noto per la sua attività nel settore dei servizi ambientali, e sua figlia, anch’essa indagata. Come già detto, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Zannini avrebbe ricevuto in dono due motorini da Campoli come compenso per il suo intervento presso il Comune di Teano, relativo a un appalto di interesse per l’imprenditore.

La Procura contesta a Zannini anche un episodio di corruzione legato ai fratelli Paolo e Luigi Griffo, imprenditori di Castel Volturno titolari della Spinosa Spa, azienda specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop. I due avrebbero chiesto a Zannini di intervenire presso la Regione Campania per risolvere questioni amministrative legate alla costruzione di un nuovo impianto per la produzione della mozzarella. In cambio del suo interessamento, il consigliere regionale avrebbe ricevuto una gita su uno yacht di lusso. L’inchiesta è ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.