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Cinque vite spezzate: 60° anniversario della tragedia de «La Precisa».

Celebrazioni il 24 settembre con messa e Consiglio Comunale per onorare la memoria delle vittime.

TEANO (Pietro De Biasio) – Sono trascorsi sessant’anni dalla terribile tragedia della fabbrica metalmeccanica «La Precisa» a Teano Scalo, un evento che ha segnato profondamente la memoria collettiva della comunità sidicina. L’eco di quell’esplosione, avvenuta il 24 settembre 1964, risuona ancora oggi tra le strade e nelle menti di chi ha vissuto quel drammatico momento. Cinque vite spezzate in un istante, la cui memoria deve rimanere viva affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Negli anni ’60, Teano viveva un periodo di grande fermento economico. Il boom industriale aveva trasformato la città in un polo attrattivo di lavoro, specialmente per i giovani dei comuni limitrofi.

La Precisa, con i suoi 170 dipendenti, rappresentava una speranza per molti, un’opportunità per allontanarsi dalla dura vita agricola. Le giovani donne, spesso apprendiste, si trovavano a lavorare in condizioni precarie, ma con la prospettiva di un futuro migliore. La paga, seppur modesta, era un motivo di orgoglio. Ma quel giorno di settembre, l’illusione di un lavoro sicuro e dignitoso si trasformò in un incubo. L’esplosione devastante portò via la vita di cinque operai, tra cui quattro giovani donne: Maria Luigia Capuano, Clelia Feola, Sofia Mele, Anna Orciuolo e l’unico uomo, Guelfo Giaciglio.

Le immagini di quell’evento, con le macerie sparse e il fumo nero che si alzava nel cielo, rimarranno per sempre impresse nella memoria della comunità. Solo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco evitò una catastrofe ancora più grande. Ma il dolore, per le famiglie colpite, rimane inestinguibile. Il rito funebre, celebrato da don Luigi De Iorio, vide la partecipazione di migliaia di persone, un tributo collettivo a chi non c’era più. Le parole del Vescovo, Mons. Matteo Guido Sperandeo, risuonano ancora: «Questa immane tragedia non può e non deve essere vana. Deve essere un ammonimento per una maggiore sicurezza nel mondo del lavoro». Fino a quel momento, la legislazione sulla sicurezza sul lavoro era frammentata e inadeguata. Solo nel 1970, con l’introduzione dello Statuto dei Lavoratori, si iniziò a dare la giusta importanza alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Ma il cammino verso un ambiente di lavoro sicuro è ancora lungo e, purtroppo, le tragedie continuano a ripetersi.

Per commemorare le vittime, il comune di Teano ha organizzato una serie di eventi. Martedì 24 settembre, si svolgerà una Santa Messa presso la Chiesa di San Francesco, seguita da un Consiglio Comunale. È un invito aperto a tutti i cittadini a unirsi in un momento di riflessione e memoria. La tragedia de «La Precisa» ci insegna che la lotta per la sicurezza e i diritti dei lavoratori deve continuare. Non possiamo permettere che il ricordo di queste giovani vite si spenga. La loro storia deve rimanere un faro di speranza e un potente ammonimento per le generazioni future. In un mondo dove il lavoro è sacro, la sicurezza deve essere la priorità assoluta. [fonti e foto da https://www.lorenzoizzo.it]