Follia alla Rems: internato evade e distrugge auto di operatore sanitario.
Residenti del quartiere hanno avviato una petizione popolare per chiedere la chiusura della struttura.
CALVI RISORTA (ELIO ZANNI) – Paura e sconcerto nel pomeriggio di oggi, 16 settembre 2024, quando un interno della Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di Calvi Risorta è riuscito a sfuggire al controllo degli operatori, dando vita a un nuovo episodio di violenza incontrollata. L’uomo, una volta fuori dalla struttura, si è procurato un bastone di legno e ha colpito ripetutamente un’automobile parcheggiata nei pressi della struttura, danneggiandola gravemente. Il veicolo apparteneva a uno degli operatori sanitari.
Non è il primo caso del genere che si verifica presso la Rems calena e la tensione nella comunità è ormai alle stelle. I residenti, esasperati da simili episodi che sembrano ripetersi con inquietante regolarità, chiedono a gran voce interventi immediati e concreti. L’auto distrutta, immortalata in una foto che testimonia la furia dell’internato, è solo l’ultimo esempio di una situazione che sta sfuggendo di mano. «Non possiamo più tollerare episodi del genere», avrebbero commentano alcuni cittadini. Localmente un gruppo di residenti del quartiere avrebbe già avviato una petizione per chiedere la chiusura della struttura. Il malcontento cresce assieme al bisogno di sicurezza che diventa sempre più pressante nei confronti delle autorità locali.
Come si sa a Calvi Risorta l’amministrazione comunale è stata destituita per questioni legate a infiltrazioni mafiose con indagini che proseguono per accertamenti definitivi. La normale gestione è nelle mani di un team di commissari prefettizi chiamati in causa per affrontare la grave situazione. Anche i commissari sono sotto pressione per trovare una soluzione definitiva. La comunità calena è in allarme e non può più restare a guardare mentre la sicurezza pubblica viene messa a rischio. La gestione della Rems è comunque al centro di un turbinio di polemiche. Appare chiaro che occorrerebbe un incremento del personale medico e paramedico, una vigilanza interna più intensa ed il supporto di appositi dispositivi tecnologici di controllo a distanza.
Questo ultimo episodio ha messo ulteriormente in luce la fragilità del sistema di gestione della struttura e la necessità di un intervento tempestivo da parte delle istituzioni. Solo attraverso un’azione decisa e congiunta tra enti locali e forze dell’ordine sarà possibile riportare la calma e garantire la sicurezza che la popolazione chiede. La situazione alla Rems, ormai fuori controllo, richiede risposte immediate: il tempo delle attese è finito.