Giudiziaria

«Associazione e falso ideologico»: il fatto non sussiste. Farmacista di Teano assolta dopo un calvario durato 12 anni.

L’indagine nella quale incappò Rotondo, scaturiva da una segnalazione contro un medico di Benevento, accusato di prescrivere anfetamine per dimagrimento.

TEANO / SANTA MARIA CV (cop.ra) – Si conclude dopo dodici anni l’incubo giudiziario per Claudia Rotondo, nota farmacista di Santa Maria Capua Vetere. La Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno, presieduta dalla dottoressa Gabriella Passaro, ha assolto Rotondo con la formula «per non aver commesso il fatto».

Le accuse mosse dalla Procura di Salerno erano pesanti: concorso in associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e traffico illecito, oltre al reato di falso ideologico. I fatti risalivano al 2007, quando una serie di perquisizioni dei Nas nella farmacia di Teano, ubicata in una frazione, di proprietà della dottoressa Rotondo, non avevano portato a nulla di incriminante.

L’indagine era scaturita da una segnalazione contro un medico chirurgo di Benevento, accusato di prescrivere anfetamine per dimagrimento all’interno di un piano terapeutico. Le sostanze, prescritte da medici specialisti, venivano consegnate alla farmacista sammaritana che le preparava nel suo laboratorio chimico.

Dopo anni di battaglie legali, la verità è emersa in aula: Rotondo è stata dichiarata innocente, chiudendo così una lunga vicenda che ha segnato profondamente la sua vita e carriera. Ma le persone che la conoscono bene non hanno mai avuto dubbi sulla sua specchiata correttezza e professionalità.