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Infiltrazioni mafiose, sciolto il Comune di Calvi Risorta. Sindaco Lombardi: a casa.

La decisione del Consiglio dei ministri dopo l’indagine della Dda di Napoli su presunti appalti pilotati dai clan.

CALVI RISORTA / Teano & Oltre – In una mossa significativa volta a contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle amministrazioni locali, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Stefanaconi (VV) e di Calvi Risorta (CE). La decisione è stata presa alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che, secondo le indagini, compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa.

La delibera, avvenuta ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede l’affidamento della gestione dei due comuni a commissioni straordinarie per un periodo di diciotto mesi. Questo provvedimento, come si legge in una nota ufficiale di Palazzo Chigi diffusa dopo il Consiglio dei Ministri, è stato ritenuto necessario per ripristinare la legalità e garantire un’amministrazione trasparente e corretta.

La decisione di sciogliere del Consiglio comunale di Calvi Risorta, sindaco Giovanni Lombardi, arriva in senso temporale dopo una serie di approfondite indagini che hanno rivelato l’influenza della criminalità organizzata sulle amministrazioni locali. Questi condizionamenti hanno ostacolato il normale funzionamento delle attività amministrative, mettendo a rischio la trasparenza e la legalità delle decisioni pubbliche. A Calvi Risorta ha anche lavorato con un doppio mandato, la Commissione di Accesso.

E quindi, a pesare sulla posizione di Calvi, che dal mese di gennaio era sottoposta al controllo di una commissione di accesso nominata dalla prefettura di Caserta a due mesi circa dall’arresto ai domiciliari (poi annullato) di Cappello, Iorio e Pezzella, potrebbero essere state – verosimilmente – anche le posizioni del sindaco Giovanni Lombardi, accusato di turbativa d’asta e favoreggiamento alla camorra, e del vice sindaco Giuliano Cipro, accusato di favoreggiamento, militare dell’Esercito reo – naturalmente secondo i magistrati – di aver scoperto e forse rimosso una cimice dei carabinieri dall’ufficio di Piero Cappello.

Comunque sia andata, per garantire una gestione imparziale e ripristinare l’ordine amministrativo, la gestione dei comuni sarà affidata a due commissioni straordinarie. Queste commissioni avranno il compito di amministrare i comuni per i prossimi diciotto mesi, lavorando per eliminare le influenze criminali e ristabilire un funzionamento amministrativo corretto.