Misura cautelare revocata, Bove torna libero e senza alcuna restrizione.
La decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro. Già ritenuto coinvolto in casi di corruzione sanitaria.
TEANO (Cop.Ra) – Torma in piena libertà e quindi senza nemmeno la misura dei domiciliari, Pasquale Bove, l’imprenditore teanese d’adozione ma originario di Conca della Campania accusato e ritenuto coinvolto, meno di un mese fa, in un sistema di corruzione e appalti in campo sanitario.
I giudici del riesame, del Tribunale della Libertà di Catanzaro, hanno revocato all’indagati la misura cautelare a Bove al termine dell’udienza, che si è svolta ieri, 24 luglio 2024.
Pasquale Bove, rappresentante della Medicalray Srl e della Teknos Srl, è stato tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto altre 14 persone. Le accuse mosse nei confronti di Bove includono corruzione, concussione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico, abusiva introduzione in sistema informatico ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Molto noto e stimato a Teano, dove vive la sua intera famiglia, il caso che ha riguardato e riguarda Bove ha gettato un velo di angoscia in tutti quelli che lo conoscono. L’imprenditore, infatti, è tra le poche persone che a Teano si sono rese sempre disponibili ad aiutare, anche finanziariamente, le diverse attività e iniziative sportive locali, non ultimo il famoso Zupo Teano.
Tanto che, nel 2012, a ridosso delle elezioni amministrative locali, un comitato spontaneo locale ne aveva addirittura proposto la candidatura a sindaco di Teano. Candidatura che sembrò lusingarlo non poco, ma che comunque decise di rifiutare con un cortese «no grazie» per le troppo incombenze che lo legavano alla sua giovane e nuova – in quel momento – attività imprenditoriale.