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Diocesi al cuore della Democrazia: l’importanza di partecipare, storia e futuro

La 50^ settimana sociale dei cattolici italiani a Trieste, riunisce i delegati per un dialogo aperto al confronto.

TEANO (Pietro De Biasio) – Dal 3 al 7 luglio si è svolta a Trieste la cinquantesima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Con il titolo «Al cuore della Democrazia» e il sottotitolo «Partecipare tra Storia e Futuro», l’evento ha riunito rappresentanti diocesani provenienti da diverse regioni d’Italia. Tra i cinque delegati delle Diocesi guidate dal Vescovo Mons. Giacomo Cirulli anche don Marco Morganella vice parroco nella parrocchia di San Rufino a Mondragone.

Don Marco ha sottolineato il valore del confronto che la Settimana Sociale ha generato tra i partecipanti: «È stata un’esperienza molto significativa perché mi ha permesso di confrontarmi con donne ed uomini di fede, giovani ed adulti, che con la loro vita sanno incarnare la logica del Vangelo realizzando una Chiesa in uscita, aperta al dialogo e al confronto. Una Chiesa che ancora oggi ha una parola importante da pronunciare per indirizzare l’attuale politica a promuovere cammini che sappiano mettere al centro la dignità di ogni uomo e donna».

Unità di sentimenti e di intenti coglie don Marco nel contributo che ognuno ha fornito al dibatto: «essi ci spingono ad impegnarci a partecipare alla vita politica del nostro Paese per dire che la nostra presenza è importante e soprattutto che il nostro apporto, la nostra vita di fede e la nostra formazione può migliorare, rendere più umana e vitale la società che abitiamo». Porta a casa un impegno e lo condivide: mettere al cuore della vita politica la democrazia perché «tutti possano essere ascoltati e nessuno, neanche chi è più fragile possa essere escluso.

Tutto ciò ci ha motivato a non vivere nella mediocrità o nel compromesso, ma puntare ad una vita “alta” che sa scegliere partendo da ciò che promuove la dignità di ogni essere umano». In foto da sx a destra: don Gregorio Alberto Urrego, Angelo Iadecola, Giuseppe Lo Greco, don Marco Morganella e Annalisa Fulco.