Cronaca bianca

Il Video. Lampioni pubblica illuminazione nella frazione Scalo: sicurezza all’anno zero. Tutti corrosi alla base: pericolosi.

Questa è una denuncia pubblica: la ruggine li ha tagliati tipo «Fleximan». Ora la cosa è di pubblico dominio, non aspettiamo che succeda una tragedia.

TEANO (IL DIRETTO) – Sicurezza pubblica, a Teano si continua a scherzare con il fuoco, e peggio ancora con l’incolumità dei cittadini. Stavolta sono i pali della pubblica illuminazione che rischiano di crollare addosso agli ignari passanti, oppure provocare danni a cose. L’impianto killer è sempre lo stesso, quello di Teano Scalo. E c’è da ricordare un particolare di non poco conto, che avrebbe già fatto impallidire anche l’ultimo neofita in materia di sicurezza: nel recente passato sono già precipitati al suolo ben 2 pali, precisamente: in via Giusti sempre a Teano Scalo.

Questo senza che nessuno abbia notato qualcuno controllare, almeno visivamente, tutti gli altri pali che sono stati installati nello stesso periodo.  Cose da pazzi, direbbe qualcuno. Ma questo «qualcuno» lo direbbe anche senza sapere che questo impianto, con i suoi circa 100 pali è stato oggetto di una gara di appalto, durante l’amministrazione del sindaco Dino D’Andrea, che prevedeva oltre alla sostituzione dei corpi illuminanti, anche la messa in sicurezza! Appalto costato di circa 100mila euro.

È d’obbligo una precisazione. L’ amministrazione comunale non ha responsabilità tecniche per la buona riuscita di una gara di appalto; deve però vigilare. E qui casca l’asino. Altro che controlli e sicurezza, qui stiamo parlando di pali che precipitano al suolo dopo la cosiddetta «messa in sicurezza». Avete capito bene?  

Ma se l’Impianto appare in queste condizioni già a occhio nudo (VEDI FOTO a fronte e VEDI VIDEO con pali caduti nel recente passato e altri in procinto di precipitare) cosa bisogna aspettarsi per tutte quelle opere previste nel capitolato di appalto e che non sono visibili, come i conduttori elettrici, i sistemi di messa a terra, ecc.? Basta guardare la verniciatura eseguita sempre per effetto della stessa gara di appalto. Dopo qualche mese già erano presenti screpolature e distacchi di vernice. Ma che razza di pittura avranno mai usato, approfittando della carenza di controlli?

Guardate bene le foto sulla home page di teanoce.it, l’intero palo, nella sua circonferenza, appare completamente corroso, tagliato dalla disgregazione del materiale di costruzione come se fosse passato da quelle parti un «Fleximan» della pubblica illuminazione. Queste foto sono una denuncia pubblica, un avvertimento che non può diventare lettera morta, non può restare così: senza i dovuti provvedimenti.

Qualcuno potrebbe tentare di giustificarsi dicendo che: prima il palo non era in queste condizioni. Prima? Ma prima quando? Non funzionano simili scusanti. Non vale. Sarebbe come arrampicarsi sugli specchi. Del resto non bisognerebbe scomodare certamente i Ris di Parma(Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche) per poter dimostrare che un palo di acciaio non si corrode in tal modo nel giro di qualche anno…

Il web è pieno zeppo di casi simili, i pali precipitano a terra anche in altre parti d’Italia. Ma la situazione di Teano Scalo presenta un particolare eclatante, non di poco conto: l’impianto è stato oggetto di una gara di appalto.

Sempre dal web emergono anche particolari legali, da non sottovalutare. Leggiamo: la caduta di un palo di pubblica illuminazione comporta intrinsecamente la prova (ove indimostrata una causa efficiente esterna, come nella specie) di prolungata mancata vigilanza e, quindi, la presunzione di responsabilità del proprietario e custode ex art. 2051” (Corte d’Appello di Bari, 21.09.2010, n. 901)».

Un appello a tutta la filiera di competenti, persone, Autorità, Uffici, responsabili. politici locali: Conviene far finta di non aver mai letto questo nostro articolo tecnico-informativo e di pubblica denuncia, almeno potrete un giorno tentare di difendevi dichiarandovi «totalmente ignoranti»: io non sapevo, io ignoravo, io ignoro, io non capisco niente. A meno che non vi punga la coscienza, visto che si tratta di una questione che andrebbe approfondita. Sarebbe troppo tardi e completamente inutile farlo in ritardo, interessarsi, interessarvi ma dopo una sciagura. Sciagura che certo non stiamo qui ad augurare che avvenga. Ma prevenire è sempre meglio che curare.