Grest al Mamre: alla scoperta di Shrek e l’importanza di andare oltre le apparenze.
Il campo estivo trasforma l’avventura in esperienza indimenticabile, grazie a padre Nando e il suo staff.
TEANO (Pietro De Biasio) – È giunto il momento tanto atteso: la scuola è finita e ora è tempo di divertirsi, socializzare e vivere nuove esperienze. Le vacanze estive, in compagnia dei genitori quando possibile, sono un’ottima occasione, ma per molti bambini i centri estivi rappresentano un’alternativa ricca di opportunità. In quest’ottica, è iniziato ieri, 15 luglio, il Grest al campo «Mamre» che si protrarrà per due settimane all’insegna dell’avventura e del divertimento.
Le emozioni che si respirano in questi giorni sono semplicemente indescrivibili. Finalmente ci si ritrova presso la bellissima e accogliente struttura di Casale, tutti insieme, pronti a condividere ancora una volta un’esperienza fantastica e unica, un bagaglio di ricordi che rimarrà per sempre nel cuore di ognuno. Nel corso degli anni, questo Grest, infatti, è diventato qualcosa di più di una semplice esperienza estiva, si è trasformato in una grande famiglia. Quest’anno si ripercorrerà la storia di un personaggio «particolare», unico nel suo genere. Un personaggio colorato, burbero ma al contempo divertente, che all’apparenza sembra duro ma che nasconde una dolcezza e una fragilità sorprendenti. Stiamo parlando di Shrek.
La storia non è solo la sua, ma in qualche modo è anche quella di tutti noi. È la storia di chi spesso si sente escluso, diverso dagli altri. Ma in realtà, chi è veramente diverso? La risposta è semplice: nessuno. Siamo tutti unici e speciali a modo nostro. La missione di questo viaggio straordinario non è impossibile, anzi, è assolutamente possibile: imparare ad andare «oltre» le apparenze, andare oltre ciò che i nostri occhi vedono per comprendere davvero chi abbiamo di fronte.
L’importanza degli educatori, dello staff e di padre Fernando Guidoni, che dedicano il proprio impegno e servizio per rendere possibile questa esperienza di formazione e condivisione preziosa. Senza di loro, il Grest al campo «Mamre» non sarebbe ciò che è. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento.