Cultura

«Il patrimonio naturalistico del Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano».

Atti del Convegno, dagli studi di Catalano, Croce e Maio la biodiversità certificata del Parco.

TEANO / ROCCAMONFINA (Pietro De Biasio) – Gli atti del convegno «Il patrimonio naturalistico del Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano» sono ora disponibili online (CLIKKA QUI). I curatori Antonio Croce, Immacolata Catalano e Nicola Maio, hanno reso pubblici gli atti che contengono le presentazioni e i risultati presentati durante l’evento che si è svolto nella sala conferenze del Museo Archeologico «Teanum Sidicinum».

Questa pubblicazione fornisce una preziosa fonte di informazioni e contribuisce alla diffusione delle conoscenze relative al patrimonio naturalistico del Parco che è stato al centro del dibattito che si è svolto il 30 settembre 2023 e ha richiamato esperti e studiosi da diversi ambiti accademici e scientifici. Oggi, grazie all’impegno dei curatori, gli atti del convegno sono finalmente disponibili online.

Un incontro di rilievo per la tutela ambientale

Il convegno ha visto una serie di interventi focalizzati sulla ricca biodiversità del Parco Regionale, un’area protetta dal 1993 e che ha acquisito l’attuale denominazione con la Legge Regionale n. 5 del 6 maggio 2013. Gli esperti hanno discusso la varietà unica di specie presenti e le strategie necessarie per la loro conservazione, evidenziando la rilevanza ecologica dell’area vulcanica e delle zone fluviali del Garigliano.

Le origini e levoluzione del Parco

L’istituzione del Parco è avvenuta ufficialmente nel 2002, ma la sua storia risale alla Legge Regionale n. 33 del 1 settembre 1993, che identificò l’area come meritevole di protezione. La spinta verso un convegno dedicato alla sua biodiversità nasce dal lavoro svolto presso il Museo «Natura Viva» di Galluccio tra il 2009 e il 2012, allora un centro di rilevanza culturale e scientifica regionale. Fu proprio in quel periodo che gli attuali curatori del convegno, già allora attivi in ambito naturalistico, organizzarono eventi di successo che posero le basi per l’incontro odierno.

Un patrimonio da preservare per il futuro

Il convegno ha riaffermato l’importanza di considerare la biodiversità non solo come un elemento ecologico, ma anche come parte integrante del patrimonio culturale. La conservazione delle specie e degli ecosistemi del Parco è vista come essenziale per mantenere l’identità culturale delle comunità locali e per offrire alle generazioni future la possibilità di godere di questo patrimonio.

I risultati degli studi

Gli studi presentati durante il convegno hanno fornito un quadro aggiornato sulla biodiversità del complesso vulcanico di Roccamonfina. Tali ricerche sono cruciali per valutare lo stato di salute delle specie presenti e per sviluppare strategie di conservazione efficaci. Inoltre, i dati raccolti sono fondamentali per comprendere l’impatto delle attività umane sull’ambiente del Parco, un’area che, grazie a queste ricerche, può beneficiare di una gestione più consapevole e sostenibile.

Un invito al futuro

I tre curatori hanni sottolineato infine la necessità di continuare a discutere e approfondire temi legati alla biodiversità, evitando che la mancanza di attenzione porti all’oblio di specie e paesaggi da conservare. Il convegno ha gettato le basi per ulteriori incontri e ricerche, fondamentali per proteggere e valorizzare il Parco Regionale di Roccamonfina e Foce Garigliano.