Cronaca bianca

L’Inferno in terra per i cani, pieni di pulci, assetati e chiusi in gabbia con i loro escrementi: «carceriere» denunciato.

Ad agire l’Asl del servizio Veterinario e Randagismo, con la polizia municipale. È scattato il sequestro e l’affidamento a struttura canile autorizzata.

TEANO & Oltre / ALVIGNANO / PIETRAMELARA (Elio Zanni) – Forse qualcuno non ha taciuto, forse qualche essere umano più compassionevole si è ricordato di avere una coscienza. Così deve essere successo ed è stato possibile il miracolo. I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Pietramelara, a seguito di richiesta intervento pervenuta dall’Asl Veterinaria di Caiazzo – Servizio Equidi e Randagismo, si sono portati in Alvignano, presso l’abitazione di un privato cittadino, ………………..(il nome per ora non è stato diffuso), ove è risultato presente anche personale della Polizia Locale.

L’ispezione all’area di pertinenza dell’abitazione ha permesso di rinvenire due cani di colore fulvo, con maschera nera di tipo meticcio, rinvenuti chiusi in un piccolo box recitato in rete metallica, con tettoia in lamiera, aperto su tutti i lati, in cattivo stato di nutrizione e condizioni igienico sanitarie pessime.

A giudizio dei Medici Veterinari dell’Asl i due cani versavano in condizione di maltrattamento in quanto detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze: i cani giacevano in uno spazio limitato non sufficiente rispetto al numero e taglia dei cani presenti

L’inferno in terra per gli amici dell’uomo: il cibo e l’acqua non erano presenti; cattivo stato di nutrizione dato il dimagrimento evidente degli animali; presenza di deiezioni non rimosse da tempo; mancanza di riparo laterale per il vento e intemperie; convivenza nello stesso spazio sia di maschio che di femmina; gli animali ed il luogo in cui erano stanziati si presentavano pieni di pulci.

Al fine di interrompere immediatamente lo stato di malessere e di sofferenza dei cani summenzionati, i predetti militari hanno proceduto al sequestro e contestuale loro affidamento in custodia ad una struttura autorizzata mentre hanno deferito il proprietario dei cani per il reato di maltrattamento di animali.