Guasti ripetuti all’impianto di pubblica illuminazione di Teano Scalo: troppi interrogativi e nessuna certezza.
Allora ci scuserete se proviamo a dare una possibile riposta per «illuminare» politici locali e tecnici Enel X.
TEANO (IL DIRETTO) – Le ripetute interruzioni elettriche all’impianto di pubblica illuminazione di Teano Scalo, pongono degli interrogativi importanti sulla gestione del servizio avviato agli inizi dello scorso mese di maggio da parte di una società privata con la quale il Comune ha stipulato un contratto sotto forma di convenzione.
È doverosa una premessa: il servizio di segnalazione guasti funziona bene, i tecnici intervengono a tamburo battente. Ma è altrettanto doveroso sottolineare un particolare molto importante: l’intervento si è limitato, fino ad ora, alla sola riattivazione dell’interruttore che si era staccato nella cabina elettrica che comanda tutto l’impianto. Si riattiva l’interruttore e l’impianto ritorna a funzionare.
Non è stata effettuata fino ad ora nessuna ricerca del guasto? Perché se c’è un interruttore che continua a scattare, facendo restare Teano Scalo al buio o buona parte delle sue strade, è perché evidentemente c’è un guasto elettrico che provoca l’intervento dell’interruttore installato proprio a protezione della linea che altrimenti potrebbe andare totalmente distrutta o provocare danni a cose e persone. Gli interruttori di protezione per questo vengono installati.
Non è stata effettuata, evidentemente, anche a giudizio spassionato di capaci tecnici di nostra conoscenza all’uopo interpellati, nemmeno una analisi del possibile guasto. Se ciò fosse stato fatto si sarebbe potuto arrivare a una conclusione importante, specialmente per tecnici abituati ad avere a che fare con questa tipologia di guasti. Il guasto si verifica, infatti, ogni volta che piove.
A questo dato certo e inconfutabile, si sarebbe potuto accostare un altro dato, anch’esso importante, come una pietra miliare nella testa di chi mastica elettricità: il disservizio, nella maggior parte dei casi, ha riguardato il tratto di strada (e traverse) compreso dalla rotonda di Teano Scalo fino alla stazione ferroviaria.
Questa considerazione restringe tantissimo il campo dove ricercare il guasto. È molto probabile che il guasto si nascosta in questo tratto di impianto che alimenta una quindicina di lampioni.
Dopo questo semplice ragionamento, fatto terra terra, come contare toccando con le dita la punta del naso, non si poteva restare comodamente seduti sul divano di casa. La curiosità di «andare a vedere» è stata forte.
Ma certe verità, non si sanno o non si vogliono vedere?
Con le mani in tasca e il naso per aria si sarebbero potute notare due cassette elettriche da palo, completamente capovolte, che molto probabilmente «imbarcano acqua» ogni volta che piove, nella traversa di fronte al locale negozio di tabaccheria.
Acqua piovana che potrebbe mandare il circuito in dispersione e far scattare l’interruttore di protezione? Forse questa ipotesi è troppo banale per dei tecnici esperti? In attesa di una riposta viene solo da dire: intanto, speriamo che non piova a dovere…