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È scomparso Tony Caprio: un uomo, una chitarra e la passione per Pino Daniele.

Artista autodidatta, ha fatto cantare Teano. I funerali stamattina alle 11, nella chiesa di San Francesco.

TEANO (Elio Zanni) – «Amici Tony non c’è più, meriterebbe un piccolo ricordo. É stato un grande e alla fine della sua breve esistenza ha sofferto tanto, troppo». Un coro di sì ha accompagnato il giro di messaggi via social esploso ieri, 28 maggio 2024, tra amici e conoscenti convinti di dover rivolgere anche solo virtualmente un ultimo saluto (ma non l’ultimo pensiero), a Tony Caprio, scomparso a 56 anni. E così la redazione teanoce.it si è messa in moto.

È stato indubbiamente un personaggio pubblico nella sua Teano e oltre. Ovunque si è fatto apprezzare per la sua passione per la musica. Nondimeno per la voce, intonata, possente e a volte delicata, sottile e armoniosa. C’è stato un periodo della sua vita, più di trent’anni fa, dove Caprio aveva il suo manager, il suo cartellone di concerti, i suoi appuntamenti nei locali di tutta la Campania: lui, un paio di casse amplificate, un mixer, la chitarra e un microfono. Era richiestissimo e conteso.

La chitarra. Non gli serviva molto di più, perché il resto lo faceva l’estro, l’improvvisazione. Dalle sue dita, benché non avesse alcun rudimento accademico in quanto completamente autodidatta (in una intervista disse: «Ho imparato da solo a suonare, con un registratore, la chitarra classica e le cassette stereo 7 di Pino Daniele»), uscivano le note e gli accordi dei gradi della musica pop di oggi e di ieri.

Caprio amava tutti i generi musicali. Ma era soprattutto amante dei ritmi blues. Era un grande fan di Pino Daniele e con i suoi brani non mancava mai di aprire e chiudere i suoi concerti con ’Na tazzullella ‘e cafè, ‘O scarrafone, ‘A me me piace ‘o blues. S’ammutolivano le piazze poi, quando intonava «Napule è» brano musicale nel quale interpretava nei minimi dettagli, benché a orecchio – questa l’infinita grandezza di Caprio – l’arrangiamento di Antonio Sinagra.

Caprio suonando, cantando facendo sul serio. Col suo repertorio di canzoni classiche napoletane i volti del suo pubblico si bagnavano di lacrime. E a proposito di lacrime: ad ascoltarlo adesso risulta assolutamente struggente Tony che con voce sottile canta «Lacrime Napulitane» e accennando alla madre e dei figli dice: «Facite Comme si’ mmiezo a vuje stesse pur’ io». E così sarà. Chi lo ha conosciuto e amato non lo dimenticherà mai.  

Caprio lascia i cari familiari, tra i quali i figli Alessandra e Mario, che attualmente lavora presso Autogrill Teano Est. Mario ha ereditato dal padre non solo la passione per il canto ma soprattutto la sua grande bravura, una voce in grado di riprodurre tutta la scala cromatica. Spesso le piazze di Teano, nei momenti di festa, hanno potuto apprezzate il duo Tony e Mario.

I funerali di Tony Caprio si svolgeranno stamattina, 29 maggio 2027, alle ore 11, nella centralissima chiesa di San Francesco a Teano, dove la salma giungerà dall’Ospedale di Piedimonte Matese.