Cronaca nera

Ladri in azione nel borgo medioevale di Teano, tra le vittime un Vigile del Fuoco.

Impennata di furti in casa: da via Cavone a via 26 Ottobre, da via Preta a Casafredda a via Garibaldi.

TEANO (Redazione Cronaca) – Furto in casa a mezzogiorno, a Teano, nel mirino dei ladri anche un membro del Corpo dei Vigili del Fuoco. Il fatto risalirebbe a venerdì della corsa settimana, 24 maggio 2024. Inutile scavare oltre sulla identità della famiglia o della persona derubata, perchè si tratta comunque, con tutto il rispetto, di una delle tante vittime dell’ultima ondata di raid furtivi.

L’appartamento è ubicato in una traversa di via Giuseppe Garibaldi. I ladri sono penetrati nell’abitazione approfittando del fatto che il padrone di casa, professionista del soccorso, appunto, fosse al lavoro e la consorte impegnata a fare acquisti in un negozio di piazza Guglielmo Marconi.

La cosa più dura è quella di sentirsi dire dai vicini di casa, per esempio, di non aver visto e sentito nulla. L’altra cosa antipatica, impossibile d’accettare, è quella di apprendere dagli amici, dopo aver sporto regolare denuncia dai carabinieri: che tanto si è in buona compagnia: stanno rubando dappertutto, dalle villette di via Cavone alle case lungo via Preta della frazione Fontanelle, per finire agli appartamenti di via 26 Ottobre.    

Furti consumati di giorno, dunque, maledettamente di giorno: quando è praticamente impossibile pensare, incontrando per strada una persona qualunque, di aver incrociato proprio coloro, colui o colei che tra pochi minuti ti metterà a soqquadro il luogo della tua vita quotidiana, della tua intimità: il posto in cui vivi e convivi.

Si perde fa fiducia nel prossimo, il sospetto prende il sopravvento sulla stima. Poi, certo, c’è sempre l’eccezione che conferma la regola. Come per la gentile passante e amica della vittima di venerdì che accortasi della porta stranamente spalancata dell’abitazione con ingresso a taglio strada nella variante di via Giuseppe Garibaldi è corsa ad avvisare la signora.   

Ma come faranno questi delinquenti a sapere esattamente dove compire l’assalto, in quale giorno della settimana e a che ora? È qui che scatta la conoscenza personale della persona che verrà colpita. Questo almeno da parte del mandante, che spesso diventa anche il palo del raid: quella persona e quegli esseri che letteralmente presidiano – in apparenza da perfetti nullafacenti – accampati nei luoghi cardini della città, soprattutto, preferibilmente, in entrata e in uscita dal centro. Il problema è riconoscerli. E qui entriamo in un settore che non ci appartiene.