Frazione Teano Scalo di nuovo al buio. Riparazioni ripetute con scarso successo. Residenti delusi e infuriati: «Mo’ basta…».
Ci si domanda: ma se c’è stato un nuovo guasto, la riparazione non dovrebbe essere fatta in «garanzia» per effetto dell’appalto costato ben 90mila euro?
TEANO (IL DIRETTO) del 19.05.2024 – Ci Risiamo. Ieri sera, 18 maggio 2024, è tornato il buio per le strade di Teano Scalo. Sono trascorsi solo dieci giorni dall’ultimo intervento della «nuova ditta» affidataria del servizio di manutenzione della pubblica illuminazione. Questa volta il «blackout» ha interessato tutte le vie della frazione. Un peggioramento, quindi, rispetto all’altro pur recente fenomeno di buio pesto occorso nella frazione.
Si chiama «Enel X» la società che dagli inizi di questo mese si sta occupando, come si legge dal sito del Comune, del SERVIZIO LUCE E SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI SEMAFORICI E DI SEGNALETICA LUMINOSA, MEDIANTE ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP (società per azioni, partecipata al 100 per cento dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione) SERVIZIO LUCE.
Leggendo sempre dal sito del Comune il tutto si traduce in una spesa di molti soldi pubblici, che si sommano all’ appalto per l’intervento di adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione di Teano Scalo costato circa 90.000,00 (90mila) euro.
Nulla da dire sulla notorietà dell’Azienda del gruppo Enel – Enel Sole, ma nonostante ciò il risultato di tanti soldi spesi è ora sotto gli occhi di tutti. La verità è che l’impianto non è affidabile e gli abitanti del posto sono spesso costretti a restare al buio. Stamattina i residenti hanno notato dei tecnici che riattivavano il teleruttore generale. Tutto si sarebbe svolto, a giudizio comune, con questo semplice gesto. Tanto, facendo sollevare seri dubbi sulla possibilità che ci si sia preoccupati contestualmente di ricercare il guasto che ha generato l’ennesima interruzione. Da qui una serie di domande – dubbi – che sono volati tra i residenti di bocca in bocca.
Ma ritornando all’intervento di riparazione del giorno 7 e 9 u.s. cosa è stato scritto sul rapporto di intervento? In parole povere, cosa è stato fatto? Si è semplicemente alzato un interruttore oppure è stata effettuata una ricerca del guasto? Zero accuse, ma tanti dubbi.
Di più. Ma se c’è stato un guasto, non dovrebbe essere riparato in «garanzia» per effetto dell’appalto di adeguamento dell’impianto costato 90mila euro? Tante domande di cui i cittadini non avranno mai nessuna risposta. I cittadini contano solo in campagna elettorale.