Impianto rifiuti, l’Architetto Taffuri: «Incompatibile con i Piani europei».
«Se non sappiamo vedere correttamente il paesaggio non sapremo agire correttamente verso di esso».
TEANO (Pietro De Biasio) – Il dibattito sul mega-impianto di rifiuti speciali in località Santa Croce, non può e non deve esaurirsi con l’incontro tenutosi lo scorso 27 marzo 2024. L’evento, organizzato dalla Comunità Laudato sì «Teano EcoPolis Rete del Vulcano di Roccamonfina» che si è tenuto presso il Salone Diocesano, ha visto la partecipazione di esperti e tanti cittadini interessati a discutere sull’impianto della Ditta Gesia.
Durante il dibattito, (CLIKKA QUI), la professoressa Carmen Autieri ha fornito un interessante punto di vista sulla necessità di salvaguardare il patrimonio archeologico del territorio (CLIKKA QUI).
Oggi, con il contributo del professore Tullio Taffuri, presente al tavolo dei conferenzieri ritorniamo sull’argomento e cercheremo di analizzare la possibilità di percepire il paesaggio in maniera poetica per riflettere sulla sua importanza per la comunità.
L‘architetto del paesaggio ci ha infatti ricordato che due carte europee, il Piano di Sviluppo Economico e Territoriale (Peot) del 1994 e lo Standard Territoriale Ambientale (Sta) del 1999, promuovono lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale ed economica negli interventi sul territorio.
L’impianto della Gesia, dunque, dovrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla sua compatibilità con questi principi. Secondo il prof. Taffuri, gli strumenti di programmazione e pianificazione devono avere una visione chiara del territorio e considerare il paesaggio come un elemento fondamentale.
La contemplazione del paesaggio, intesa come la capacità di «vederlo» in maniera poetica, può liberare la creatività e favorire la risoluzione di conflitti e interessi diversi. È importante che le figure amministrative e tecniche abbiano una visione generale del territorio, integrata con un approccio specialistico.
Tuttavia, la complessità normativa, giuridica e burocratica, come ad esempio la Direttiva Europea sulle «case green», può limitare la creatività e richiedere l’uso di intelligenza artificiale per la gestione delle procedure e dei contenziosi tra amministrazioni.
È necessario considerare che l’aspetto giuridico-amministrativo-istituzionale è solo una delle componenti che concorrono alla pianificazione del paesaggio e alla risoluzione dei conflitti.
«Se non sappiamo amare e vedere correttamente il paesaggio non sapremo di conseguenza agire correttamente verso di esso. Tanti uomini pensiero nel corso dei secoli hanno ipotizzato un universo dotato di anima, l’Anima Mundi. È solo attraverso la propria anima individuale che l’uomo può entrare in contatto con l’anima universale e quindi con la Natura».
Questo, in estrema sintesi, il messaggio invito all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Scoglio che, da parte sua, ha ribadito di voler scongiurare l’incubo dell’impianto ma si trova ora di fronte al difficile compito: tradurre le promesse in azioni concrete.