Ok regionale all’Impianto rifiuti speciali, l’indignazione della società civile: parla Zanni di «Laudato sì – Eco Polis Rete».
«Un disastro annunciato. Ora si può chiedere alla comunità di unire le forze e lottare, ma occorre farlo lealmente: ammettendo gli errori e le omissioni».
TEANO (Pietro De Biasio) – La notizia dell’autorizzazione della Regione Campania alla Ditta Gesia per la realizzazione di un impianto rifiuti in località Santa Croce (LEGGI QUI) ha scatenato una serie di reazioni furiose. TeanoCe fin da subito si impegna a raccogliere opinioni e posizioni di associazioni, comitati e singoli cittadini, desiderosi di fare luce su una vicenda che sembra sempre più un film dai contorni foschi e ingarbugliati.
Dopo il giudizio dell’ex sindaco Dino D’Andrea, che ha già espresso la propria posizione sulla questione (LEGGI QUI), adesso, è il turno di Fernando Zanni, Referente della Comunità Laudato sì «Teano Eco Polis Rete del Massiccio Vulcanico di Roccamonfina» che ha rilasciato un commento immediato ma altrettanto significativo.
La «Comunità», inoltre, vorrebbe che si tenesse un Consiglio comunale aperto a tutti i cittadini sulla faccenda e poi anche delle iniziative pubbliche, perché «sulla nostra città è caduto un «asteroide» che bloccherà per decenni lo sviluppo sostenibile del nostro territorio».
Zanni, noto per le sue posizioni informate e decise a favore dell’Ambiente e dello sviluppo sostenibile, ha espresso la sua indignazione di fronte alla notizia che potrebbe segnare il futuro di Teano in modo irreversibile:
«Un disastro annunciato, quello dell’impianto di rifiuti speciali sul nostro territorio. Un colpo mortale al futuro della nostra città. È tempo di individuare le gravi responsabilità e i limiti della posizione del Comune in Conferenza di servizi e nella conduzione di tutta la vicenda. Il tentativo di scaricare e stemperare le responsabilità è, semplicemente, penoso.
Sulla Gesia, sulla importanza strategica del Puc e sul procedimento per la sua approvazione, sono state dette molte bugie e inesattezze. L’approvazione del Puc, sarebbe stato certamente un argine importante. Lo dobbiamo spiegare ai cittadini, lo faremo con iniziative pubbliche, perché nessuno ha il diritto di prenderli per i fondelli.
E spiegheremo anche perché non si è voluto, ostinatamente, puntare anche sul divieto di costruire un simile impianto sul nostro territorio, come normato dall’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (entrato in vigore il 10 dicembre 2022)!
Si può e si deve chiedere l’Unità della Comunità teanese nell’affrontare la crisi attuale, ma occorre farlo lealmente, con responsabilità e ammettendo gli errori e le omissioni».