Politica

Casafredda, allarme acqua inquinata, oltre 400 persone in difficoltà e disinformate.

Le analisi avrebbero evidenziato la presenza di «batteri coliformi ed Escherichia coli» oltre i limiti.

TEANO (Elio Zanni) – Il Comune di Teano ha emesso l’ordinanza sindacale (n. 6 del 20/02/2024) con oggetto «divieto cautelativo utilizzo acqua a uso potabile e alimentare erogata dall’acquedotto della frazione Casafredda». Il provvedimento vieta cautelativamente l’utilizzo dell’acqua erogata a uso potabile e alimentare, fino all’emanazione del successivo.

Una comunicazione che appare imperfetta, incredibilmente parziale. Infatti, da nessuna parte viene specificato che l’acquedotto «incriminato» secondo i più informati del posto servirebbe non solo Casafredda ma anche ampie zone di altre fazioni di Teano, tra cui Tuoro, Furnolo e Gloriani. Per il bene delle comunità citate, ci piacerebbe essere smentiti. Restiamo a disposizione.

La decisione è stata presa in seguito alla comunicazione dell’Asl Ce Dipartimento di prevenzione Uopc (Unità operativa prevenzione collettiva) del distretto 14, che ha rilevato la presenza di batteri nell’acqua di un «fontanino» della frazione.

L’allarme acqua potabile inquinata a questo punto riguarda ben oltre le 400 della solfa razione Casafredda. Dunque, le analisi hanno evidenziato la presenza di batteri. Una comunicazione generica. Che ci autorizza a paragonare il fatto a casi simili, quando si parla, sempre, più nello specifico di «batteri coliformi ed Escherichia coli» oltre i limiti di legge.

La notizia non poteva non suscitare preoccupazione tra i cittadini della frazione, che si chiedono come fare per cucinare e soddisfare le proprie necessità alimentari, a parte il problema dell’acqua da bere.

L’Ordinanza non lo dice. E non ci sono o non si ha sentore di altre comunicazioni prodotte dall’Ente sullo stesso argomento.

Per bere, si ripiega sull’acqua in bottiglia (visto che non è stato messo a disposizione una autobotte) ma come cucinare senza utilizzare l’acqua del rubinetto? Questo l’Ordinanza non lo dice.

Certo che la velocità di propagazione tra enti è da brividi; in senso negativo, naturalmente. Si pensi che la nota del Dipartimento Uocp (Unità operativa prevenzione collettiva) di Caserta è del 16 febbraio 2024 – ossia di ben 4 giorni si ripete: quattro giorni fa rispetto alla reazione del comune.

I prelievi sono più vecchi ancora, ossia del 14 febbraio 2024, ossia di una settimana fa.

La nota Asl arriva in comune ovvero è stata assunta al protocollo del comune di Teano in data 19 febbraio 2024, cioè un giorno fa.

Nota con «con cui è stata comunicata la non conformità.

Non conformità di cui nella ordinanza del sindaco non si spiega nulla… rinviando tutto a un Decreto: «non conformità ai requisiti di legge previsti dal D.Lgs. 18/23».

Ma come, non sapete cos’è il D. Lgs. 18/23? Va bene, vi sveliamo che si tratta in realtà del Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18. Non ricordate che dice il Decreto qui citato? E che fa, c’è pur sempre Internet, non vi pare? Volete che il comune sprechi il suo tempo a spiegare certe cose? Comunque tant’è: questa è la precisione e trasparenza degli atti elaborati del Comune in questo periodo.

L’Ordinanza, che tra l’altro il sindaco firma non come sindaco ma, irritualmente, come Il Responsabile. Anche questo, forse, per non perdere tempo a ribattere il rigo, continua: «Ravvisa la necessità di dover intervenire con urgenza, a tutela e salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica, mediate adozione atto di divieto all’uso dell’acqua ai fini potabili ed alimentari, relativamente alle zone servite dall’acquedotto di Casafredda».

Incredibile ma vero: il comune tralascia di specificare quale siano le zone servite dall’acquedotto di Casafredda. Già, proprio così, come se i poveri cittadini conoscessero autonomamente e perfettamente l’estensione della rete di Casafredda e quali località raggiunge.    

Il divieto. Il comune, quindi «vieta, cautelativamente l’utilizzo ad uso potabile ed alimentare dell’acqua erogata dalla condotta idrica comunale Fraz. Casafredda fino all’emanazione di successivo provvedimento di revoca». Fraz. (si era finito l’inchiostro nella stampante, non era possibile scrivere Frazione per intero? Ma sicuramente è stato per la solita regola: non perdere tempo nei dettagli, nelle spiegazioni, nelle istruzioni). Tanto chi dice nulla. Siamo alle solite. Una città silente dove i primi a tacere sono i consiglieri e invece tentano di parlare solo i giornali, quelli via web: e nemmeno tutti.