Medaglie d’Onore dal Presidente della Repubblica, in memoria di Custode Lepre.
Tra i teanesi deportati in Germania il 23 Settembre 1943 e destinati ai lager nazisti. Alla cerimonia di oggi: familiari e Autorità militari e civili.
TEANO / CASERTA (di Pietro De Biasio e Elio Zanni) – In occasione della Giornata della Memoria, che commemora lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati italiani della seconda guerra mondiale, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore che il Presidente della Repubblica ha conferito ai cittadini della provincia di Caserta.
La toccante cerimonia commemorativa si è svolta questa mattina, 26 gennaio 2024, nel salone delle rappresentanze della Prefettura di Caserta. L’evento è stato introdotto dal prefetto Giuseppe Castaldo e ha visto la partecipazione del Generale Mario Ciorra, comandante della Brigata bersaglieri Garibaldi, dei familiari degli insigniti, le Autorità militari provinciali e i Sindaci del territorio tra i quali il primo cittadino di Teano, Giovanni Scoglio.
La lettera del Prefetto ha annunciato il conferimento della Medaglia d’Onore alla memoria di Custode Lepre, nato a Teano (Ce) il 27 novembre 1925.
Le parole del Prefetto: «Mi è gradito comunicare che il signor Presidente della Repubblica ha conferito alla memoria del Suo congiunto, Sig. Custode Lepre, la Medaglia d’Onore riconosciuta ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra».
Durante la cerimonia, la medaglia d’onore è stata consegnata ai familiari di Lepre nella persona del figlio Franco e del nipote Federico. La cerimonia di consegna delle medaglie d’onore riveste un’importanza fondamentale nel ricordare e preservare la memoria delle vittime della guerra e delle deportazioni. È un dovere morale rievocare gli eventi tragici del passato e tramandare alle giovani generazioni le testimonianze di sacrificio dei nostri connazionali.
Questo riconoscimento rappresenta un segno tangibile di attenzione e consapevolezza verso la nostra storia, da cui sono nate le forze vitali che hanno garantito l’affermazione dei valori di libertà e democrazia sanciti nella nostra Costituzione. E la Medaglia d’Onore conferita postuma a Custode è un segno tangibile del riconoscimento e dell’onore che spetta a coloro che hanno affrontato tali atrocità.
La presenza del figlio Franco e il nipote Federico, ha reso la cerimonia ancora più significativa perché la consegna è stata un momento di commozione e di riflessione, in cui si è reso omaggio non solo a Custode Lepre, ma a tutti coloro che hanno subito il tragico destino dell’internamento e della deportazione.
La Storia di Custode Lepre «rastrellato» nel cuore di Teano.
Custode Lepre, militare dell’Esercito Italiano, «rastrellato» nella piazza principale di Teano, oggi Piazza 23 Settembre 1943 – la data dei fatti – e quindi deportato in Germania dalle truppe tedesche. La destinazione? Un lager nazista.
Con tutti i sistemi possibili di comunicazione dell’epoca, ma soprattutto di bocca in bocca, fu consigliato (ma essenzialmente richiesto) ai cittadini di radunarsi nella piazza centrale; il luogo che fino a qualche anno fa tutti conoscevano come Piazza Umberto I.
Il motivo? Il podestà doveva accennare a un non meglio definito «proclama» trasmesso dal Comando Tedesco. Proclama rispetto al cui contenuto che non trapelava, tutti aggiungevano personali quanto improbabili versioni.
Si capì troppo tardi che si trattava di un’azione di deportazione. Tutte le strade furono bloccate ed era praticamente impossibile uscire da quella piazza dalla forma circolare trasformata in un recito, circondato di soldati tedeschi armati di mitra e pronti a sparare.
Serrate le fila il podestà diete il tragico annuncio: «Gli uomini restino in piazza, le donne invece vadano a casa a prendere, per i propri familiari, un cucchiaio e una coperta. L’ultimo inganno: furono concessi pochi minuti. Il tempo volò. Fu partenza immediata.
«Tra i deportati sidicini Custode Lepre. Come per miracolo. il teanese militare dell’Esercito riuscì a tornare in Italia, il 24 Giugno 1945. Finirà i suoi giorni proprio nella sua amata Teano, il 7 agosto 1995.