Cultura

«Munasterio ‘e Santa Chiara» fenomeno virale, con la voce del tenore Cataldo.

È tra le più famose canzoni del dopoguerra, ma interpretata dall’artista sidicino torna a nuova vita.

TEANO (Elio Zanni) – È possibile ridare nuovo smalto e nuova vita a una canzone antica, anzi senza tempo, come «Munasterio ‘e Santa Chiara»?  Fino a ieri sembrava proprio una missione impossibile. Appariva un esercizio inutile. E con alterne fortune hanno tentato in molti il grande passo della trasposizione di un pezzo di storia della musica di sempre nel mondo di oggi. Tutto questo, fino a quando a interpretarla non è stato niente poco di meno che: Andrea Cataldo.

Si, proprio lui: il «tenore pop» sidicino ha appena sperimentato la sua voce (interpretato, senza portare la melodia di fondo per altre vie…)  nella canzone napoletana «Munasterio ‘e Santa Chiara», appunto, scritta dal paroliere Michele Galdieri e dal musicista Alberto Barberis. Risultato: il sia pur breve frammento fruibile gratis sui suoi social sta diventando un fenomeno di massa, virale; come si dice in casi del genere. In una parole: piace.

Tanto interesse, tanto clamore, non arrivano a caso. Il miracolo collettivo muove i suoi passi dalla bravura del tenore. Non ci sono altri sortilegi se non l’incanto vocale. Si tratta della prima e più famosa tra le canzoni del dopoguerra che – ecco la notizia – passata alla trafila dell’ugola flautata di Cataldo, torna a nuova vita. Anche a giudizio degli osservatori esterni più accorti e puntigliosi: sembra ascoltare una canzone scritta appena ieri l’altro, e suonata oggi.

Cataldo ne propone alcuni istanti ASCOLTA LA CANZONE QUI. A dare freschezza e modernità al brano contribuisce non poco anche l’accorto arrangiamento. Tutto questo mentre continua a mietere successo e attenzione anche il brano intitolato «Tu sei la vita mia», disponibile su tutte le piattaforme digitali ed è accompagnato sempre da un video su YouTube.

On questo caso il testo è stato scritto dallo stesso Cataldo in collaborazione con Salvatore Mariano. Al basso c’è Michele Lener mentre al piano troviamo Giosuè Salzillo. Anche in questo spicca la qualità dell’arrangiamento qui firmato da Cristiano Pasquale, chitarrista. Si tratta del brano, ormai più che gettonato, al quale partecipa Valentina D’Angelo, come Cataldo originaria di Teano.