Frazione Casafredda, furto in villa: ladri in azione in beffa al sistema di allarme.
Malviventi super informati sulle abitudini della vittima di turno, si sono nascosti all’arrivo del vicino di casa.
TEANO (Elio Zanni) – È allarme furti in casa nella Frazione Casafredda di Teano. L’ultimo episodio segnalatoci è quello di appena ieri pomeriggio, portato a termine nella Frazione, versante via provinciale SP111, Teano-Roccamonfina.
Con una incredibile sfrontatezza e sprezzo del pericolo di essere scoperti (pericolo ritenuto evidentemente assolutamente remoto se non del tutto inesistente…) i malviventi sono penetrati nella villetta ubicata taglio strada, di proprietà R.dA. – A.M..
Ad agire, non più tardi delle 17.30 di ieri una gang di malviventi composta, si presume, almeno dalle tracce lasciate nel cortile, per lo meno di tre persone, compreso il palo. I ladri, molto bene informati dell’assenza per motivi di lavoro dei padroni di casa fin dal primo pomeriggio, hanno scavalcato la recinzione e si sono avvicinati all’abitato.
Al primo tentativo di effrazione degli infissi che corrispondono al locale soggiorno è scattato l’allarme di casa. Si arriva a pensare che anche questo fatto, cioè l’innesco dell’allarme e la possibile successione di eventi, siano stati calcolati dai ladri. La segnalazione del furto in atto, infatti, è giunta sul telefono della padrona di casa che immediatamente, come prevedibile, ha allertato un parente residente nello stesso quartiere.
Ebbene – si tenga in mente questo particolare – per quanti sforzi abbia fatto il vicino di casa non è riuscito a notare nulla di particolare: tutto sembrava in perfetto ordine e il cortile della villetta: deserto. È chiaro che i topi, nel frattempo, si erano ben messi da parte, nascondendosi alla vista di eventuali passanti e soprattutto del vicino e parente della vittima di turno che effettuava un controllo ovviamente visivo dello stato dei luoghi.
Tutti hanno pensato a un semplice guasto del sistema d’allarme. Ed ecco fatto: a questo punto per i ladri non c’erano più problemi. Via libera totale. Il piano era perfettamente riuscito. Una volta dentro si sono diretti nella camera da letto, hanno fatto razzie di ogni oggetto di valore.
Nel bottino: una collezione di orologi di varie marche, alcuni anche di notevole valore, un cronometro della “Crotoneok”, monili e oggetti in oro ma anche di materiale vario, alcuni modernissimi d’acciaio. Per penetrare in casa hanno divelto un infisso blindato. Si contano danni per almeno 600euro.
I padroni di casa si sono accorti del furto rincasando, poco dopo le 18. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Teano, agli ordini del comandante Salvatore Canelli. I militari dell’Arma avranno l’opportunità di condurre le indagini anche col supporto delle riprese video cristallizzate dal sistema di allarme della vittima di turno.
Casafredda oggi: furti e degrado urbano.
Gli abitanti della Frazione Casafredda stanno vivendo momenti di massimo sconforto, si sentono assediati dai ladri e abbandonati dalle istituzioni. Si vedono immersi in una situazione assurda, fatta anche di strade invase dal fango, buche e pubblica illuminazione in tilt. E il buio aiuta i ladri. «Ormai sono rimasti solo due o tre lampioni accesi – dice adirata una signora del posto – gli altri sono tutti fulminati, rotti da mesi e nessuno se ne cura. Che fine hanno fatti i nostri amministratori pubblici di maggioranza ma anche di minoranza?».
Sicurezza, nei trascorsi lo specchio della situazione odierna.
Episodi simili nel recente passato sono quelli del 16 agosto. Due sorelle, rincasano dopo la mezzanotte e interrompono il «lavoro» di una banda di balordi che si dilegua a bordo di un capiente furgone bianco. Non c’è scampo, data l’ora ‘indicazione è quella di «topi d’appartamento colti sul fatto».
Almeno tre le persone intraviste, adulte, vestite normalmente, non meglio identificate, due delle quali piantate davanti all’abitazione di G.T. ed E.T. di Casafredda. Alla vista delle padrone di casa, i due ignoti intrusi sono saltati come grilli nel furgone, dove ad attenderli c’era un terzo soggetto: il palo.
Da non dimenticare la raffica di furti del 17 giugno del 2016, con quattro appartamenti razziati sempre a Casafredda in quel caso con danni per almeno 4mila euro, tra soldi e oggetti preziosi trafugati e materiale vario da piazzare nei mercatini di «cose d’altre case».