Politica

Rifiuti. Ahi, ahi: così non va bene. Eseguiti «travasi a squalo» per le vie cittadine.

Residenti adirati e operatori imbarazzati. Ma tocca al comunale indicare e fornire un luogo adeguato.

TEANO (Elio Zanni & Redazione Cronaca) – Così non va proprio bene. Il travaso di rifiuti tra camion, fatto a rotazione tra i quartieri e le strade di Teano, con il cattivo odore che si sparge dappertutto nell’aria e i liquami che colano giù dai mezzi di lavoro: non è cosa accettabile.

Sappiano che la circostanza è praticamente obbligata per gli esecutori materiali e che deve essere il comune – reticente sull’argomento – ad avere l’obbligo di indicare e anzi di fornire un’area adeguatamente predisposta, ma questo non vuol dire che si debba e si possa sopportare in silenzio un simile fastidio arrecato all’itera collettività.

Ecco che, se da una parte, ieri, abbiamo elogiato la nuova ditta dei rifiuti (Isvec – Isola Verde) per aver utilizzato la spazzatrice in alcune strade di Teano e aver provveduto alla raccolta non effettuata ieri per la rottura di un mezzo, parimenti oggi ci corre l’obbligo di raccontare anche cosa non è andato e che ci è stato prontamente segnalato dai cittadini.

Come accaduto in passato, allo stesso modo delle ditte precedenti, ieri pomeriggio, in piazza Santa Maria la Nova si è assistito a quello che tecnicamente è definito «trasbordo» o più semplicemente «travaso a squalo».

Un vero e proprio travaso di rifiuti che in passato ha portato a non poche proteste da parte dei cittadini. Un’operazione che ha spesso interessato diverse zone della città e di cui abbiamo anche già detto in un nostro precedente articolo, nel mese di agosto, rappresentando che il tutto avviene in pubblica via perché il comune di Teano, a quanto pare, non avrebbe ancora ufficialmente indicato un luogo specifico per lo scopo.

La cosa assume una connotazione ancora più importante oggi, visto che il servizio è stato affidato direttamente dal primo cittadino, Giovanni Scoglio, con propria ordinanza. Chiaramente per quanto si possa comprendere il disagio per la ditta, non possiamo far finta di nulla e non recepire le segnalazioni se certe operazioni si ripetano sistematicamente.

Soprattutto se le stesse vengono effettuate a ridosso di un luogo sacro qual è la chiesa di Santa Maria La Nova ed in prossimità di una serie di attività commerciali, nel silenzio più totale degli amministratori comunali che neppure si avvedono che potrebbe esserci, durante le operazioni di trasbordo, una perdita di percolato.

Restiamo in attesa che l’Ente, magari attivando l’apposito delegato, Massimiliano Stéfano, faccia i dovuti adempimenti e comunichi al più presto alla nuova ditta l’area per il trasbordo dei rifiuti.