Incidente e tragedia sfiorata, scontro tra auto su uno scavo: operaio miracolato
Nel cantiere, allestito in strada a ridosso dell’incrocio, l’idraulico avrebbe visto «la morte con gli occhi»
TEANO (Alessandro Lepre) -Incidente e tragedia sfiorata a Teano. Due auto si scontrano a ridosso dello scavo di un lavoro in corso. Miracolato l’operaio. Il lavoro in cantiere riguarderebbe la riparazione di una perdita idrica, la stessa spuntata proprio poco dopo i recentissimi lavori di rifacimento del manto stradale.
Sul posto la volante dei Carabinieri di Capua che ha acquisito diversi riscontri fotografici. A parte le responsabilità specifiche del sinistro, sotto osservazione sarebbe finito anche l’allestimento del cantiere stradale, l’eventuale assenza di recinzioni modulari, i segnali di preavviso a monte e a valle, le autorizzazioni di scavo (che non appaiono come determina di affidamento sul sito del comune di Teano), i preavvisi allo stesso comune e alla Soprintendenza, come pure l’utilizzo di un opportuno «moviere».
Il fatto è accaduto oggi pomeriggio, 23 ottobre 2023, poco prima delle 16. Il luogo: intersezione tra Via Caduti sul Lavoro (alias Sp329 ex SS608 Teano-Maiorise) e Via Gradavola, caratterizzato dalla presenza di una piazzola centrale.
A quanto pare, la Lancia Ypsilon di colore nero proveniva da Maiorisi e procedeva in direzione Teano. La Mercedes Classe C pare uscisse invece da Via Orto Ceraso e immettendosi sulla strada provinciale impattava con la Lancia. La dinamica esatta però è solo riscontrabile presso i carabinieri…
Lievi, per fortuna, sarebbero poi le conseguenze subite dagli occupanti di entrambi i veicoli. Tanto, anche se si parlava per strada tra la gente comune dell’autista e di suoi figlio di Teano che, a bordo della Mercedes, avrebbero avuto la peggio rispetto all’uomo al volante della Lancia. Ma la gente per strada non è certo personale di un ospedale o di un proto soccorso, quindi per serietà riportiamo tali informazioni solo per completezza di cronaca.
Sempre per serietà giornalistica va invece sottolineato – per non apparire il giornale dell’Aci – che l’episodio più grave di tutta la storia è un altro. Si tratta dell’operaio che si trovava nello scavo e che avrà visto, come si dice, la morte con gli occhi quando a pochi centimetri dal bordo dello scavo ha visto miracolosamente fermarsi le ruote anteriori delle due vetture.
Carabinieri e polizia municipale sul posto, ma prima di tutto e tutti è stato il coordinatore della Protezione civile, Nicola Faella, a prodigarsi per regolare il sempre più caotico traffico stradale.