«Mi hai tamponato», e il giovane con un pugno spacca il vetro all’anziano
Un comportamento borderline, finito addirittura con una schiaffo. Ma la folla fischia il giovane violento
TEANO (Redazione Cronaca) – Un piccolo, insignificante, tamponamento scatena la violenza di un ragazzo di Teano. Il giovane, con un nido di vespe nel cervello, scende dall’auto e con un cazzotto sfonda il vetro della vettura che lo seguiva e che lo avrebbe «toccato».
Un incidente stradale per modo di dire: nemmeno degno di attivare le rispettive compagnie di assicurazione dal quale scaturisce uno scontro diretto e fisico. Dal nulla alla violenza il passo è breve, quando da un lato c’è una coppia di anziani indifesi e timidi e dell’altro un giovane agile e robusto; forse addirittura a un passo dal diploma di scuola media superiore.
Il fatto è accaduto ieri verso mezzogiorno in via Roma, più nota come via Duomo, dove – secondo le notizie apprese sul posto a cose fatte – nel groviglio di persone e veicoli per le manifestazioni in corso per la pace è scoppiata la guerra. Una guerra di parole e atti violenti tra un giovane e aitante studente e una coppia di anziani di Teano. La speranza di tutti, ora, è che il diretto interessato denunci tutto ai carabinieri, con nome, cognome e targa della vettura.
Le due automobili si sarebbero solo leggermente toccate, sfiorate, senza conseguenze nemmeno per i paraurti anteriore e posteriore delle rispettive auto. A questo punto sarebbe nata una discussione verbale a distanza, mentre un gruppo sempre più fitto di curiosi si accalcava nei pressi delle vetture per «godersi lo spettacolo».
L’anziano, convito delle sue ragioni (però non riconosciute dal Codice della strada – la folla, la frenata brusca), non poteva capacitarsi del fatto che un così lieve sinistro potesse far agitare così tanto la controparte. Una parola tira l’altra e il ragazzo oltre a rompere il vetro avrebbe anche assestato uno schiaffo all’anziano; il condizionale è d’obbligo fino a prova del contrario, fino a denuncia presentata dei fatti diffusi e raccolti, così come esposti, da amici e collaboratori (comunque persone attendibili e degne di fiducia) di chi avrebbe realmente assistito all’episodio.
Il nonnino avrebbe anche tentato di reagire, di sminuire l’accaduto dell’insignificante tamponamento. Del resto, come dire, a questo servono i paraurti, a parare i piccoli urti; appunto. Ma il ragazzone è andato fuor di melone, oltre ogni civile comportamento.
La coppia di anziani viaggiava a bordo di una Fiat modello Panda. Non è dato sapere se l’episodio sia stato ancora posto – dalla presunta vittima – all’attenzione dei carabinieri e nemmeno se ve ne siano le premesse e l’intenzione del diretto interessato.
Rimane comunque la brutta reazione del giovane, probabilmente studente. Tutta quella rabbia, quella violenza che pare ormai costume diffuso, fatto comune, di una gran bella fetta di rappresentanti della cosiddetta nuova generazione. Ma da dove diavolo prederanno mai esempio di tutta questa violenza? Dai loro miti? Dai videogiochi o dalle rispettive famiglie?
Il problema delle reazioni inconsulte dei ragazzi, soprattutto minorenni, pare sia un fenomeno che colpisca in maniera trasversale la società di appartenenza e persino lo stato sociale delle famiglie di provenienza dei bulli della coda avvelenata del secolo breve.