Consiglio comunale, D’Andrea a Scoglio: «Questione rifiuti… si faccia chiarezza»
La consigliera ha chiesto spiegazioni sui temi sollevati dal sindacato: appalti, frazionamento e proroghe.
TEANO (Elio Zanni) – La consigliera Maria Paola D’Andrea alla maggioranza Scoglio: «Sulla questione rifiuti e sulla nota diffusa dai sindacati che segnala problemi su gare d’appalto, frazionamento di spesa e proroghe: si faccia chiarezza. Si tratta di argomenti che destano non poche preoccupazioni in tutta la comunità».
Consiglio comunale ultimo scorso, venerdì 13 settembre 2023. É D’Andrea ad aprire l’argomento e anzi il «capitolo rifiuti» nell’ambito delle «interrogazioni e interpellanze», ottenendo – va detto – una serie di informazioni dal delegato e capogruppo di maggioranza Massimiliano Stèfano per lo meno inedite al ritmo, sincopato, di un «vi dico io come stanno le cose» e poi ancora «sono state mosse contro di noi e contro di me accuse infondate di cui, a discrezione dei nostri legali, gli autori saranno chiamati a rispondere». Stèfano, interrotto più volte, farà un intervento di un’ora e più: il più lungo della serata.
E utilizzeranno lo stesso punto all’ordine del giorno, ossia «interrogazioni e interpellanze», anche Marco Zarone e Luana Camasso di SiAmo Teano per le loro riflessioni, puntualizzazioni e critiche politiche come: l’inspiegabile ritardo d’approdo in Consiglio delle altre interrogazioni presentate dal gruppo e poi ancora il parcheggio della stazione ferroviaria di Teano: sbarrato e in pieno degrado.
E se sulle interrogazioni «arretrate» il presidente del Consiglio comunale, Pasqualino Tammaro, criticato da Zarone promette d’indagare presso gli uffici competenti «ma è meglio – dice – non affidarsi alla Pec e utilizzare il tradizionale protocollo fisico e manuale», sulla questione parcheggio sarà lo stesso sindaco Giovanni Scoglio a dire come stanno le cose.
La fascia tricolore, in pratica, ha tenuto a sottolineare che il suo impegno per la riapertura «è iniziato 8 mesi fa» e che «entro fine settembre «la dirigenza Rfi (Gruppo Ferro- vie dello Stato Italiane), società satellite di Trenitalia» saprà forse dargli una risposta definitiva sulla proposta rivoltagli.
E la proposta è quella di stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito a favore del comune di Teano. Le condizioni contrattuali dovrebbero restare le stesse del vecchio accordo, quello stipulato a suo tempo dall’ex sindaco Nicola Di Benedetto.
Per il resto, del Consiglio di venerdì sera, a memoria d’uomo e nel verbale del riconfermato segretario comunale, Gaetano Pietropaolo, rimarrà per sempre l’intervento di Stèfano sulla spinosa questione dei rifiuti e della vasta girandola di ditte coinvolte nell’ultimo anno. Dall’uscente (Esi), alla rinunciataria dell’ultimo momento (Vittoria), a quella a tempo determinato (Pianeta Ecologia) fino ad arrivare a quella ancora tutta da agganciare: in una nuova gara d’appalto promessa – ma solo dalla posizione apicale dell’Ufficio tecnico comunale – e tutta ancora da bandire; nel breve volgere di soli 43 giorni. Tutto misurato con la precisione d’alchimista, che prepara dosi galeniche per curare l’ammalato da una malattia da sempre difficile da capire: la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
E come interpretare la coda di gestione lasciata alla Esi dopo la scadenza del contratto? Stèfano sembra avere una risposta per tutto e anche per questo: nel contratto «Esi» sarebbe già ben contenuta e contemplata una prosecuzione oltre scadenza, addirittura di sei mesi.
E l’accusa delle accuse? Quel sospetto «frazionamento di spesa» stigmatizzata dalla lettera dei sindacati spedita a mezzo modo, dal Comune alla Procura della Repubblica? Anche qui, a differenza di Scoglio – che è parso più cauto – Stèfano sembra non avere dubbi: «L’accusa non ha fondamento e vi spiego il perché. Sono partite ben 108 contestazioni alla Esi, fino a farci pensare di produrre una proposta di denuncia per possibile frode in contratto, perché i servizi non resi erano troppi.
A questo punto il dirigente d’area si è visto costretto, anche dopo alcune riunioni tecniche, a rendersi conto che riaffidare il servizio alla stessa ditta non sarebbe stato affatto opportuno e che sarebbe anche impossibile utilizzare l’Art. 6 perché ciò sarebbe stata ugualmente cosa gravissima. Cosa restava da fare per non interrompere il servizio pubblico? L’unica possibilità era quella di affidare il servizio rifiuti con la formula «sotto soglia» e nel frattempo allestire la gara vera e propria. E così è stato fatto».
Un Consiglio comunale al fulmicotone, dunque, come non lo si era mai visto fino a oggi sotto il governo Scoglio. E questo per il solo fatto che D’Andrea per la tranquillità di tutti ha fatto accendere i riflettori sul rapporto dei sindacati. «Accuse» come le ha definite il capogruppo della maggioranza Stéfano che adesso, dopo le pubbliche dichiarazioni cristallizzate nei verbali dell’Assise, stanno per generare un inevitabile contraccolpo. «L’ufficio sta valutando azioni legali – ha detto in chiusura Stéfano – nei confronti del sindacato per le accuse ritenute infondate».