Spazzamento, la ditta usa i soffiatori e non le ramazze, nuvole di polvere: è protesta
Il getto d’aria è sufficientemente potente da sollevare grossi granelli di pulviscolo e residui di metalli pesanti
TEANO (Carlo Cosma Barra) – Ore 8.00 – 8.20 circa, di stamattina 4 agosto 2023, il traffico già intenso, la piazza piena di macchine e gente affaccendata nelle cose di tutti i giorni.
Una città sporca, sporchissima, probabilmente come non si è mai vista, veramente ai limiti dell’(In) decenza, all’incrocio che collega il centro pulsante della città, tra Largo Unità d’Italia (Tre Croci) e Pizza Guglielmo Marconi, accoglie due operatori non ben identificati, probabilmente «assoldati» per l’occasione e dediti alla pulizia degli spazi comuni; forse operatori della stessa ditta incaricata della raccolta dei rifiuti.
Non hanno alcun segno distintivo, scendono da un furgone blu completamente anonimo, sono vestiti soltanto con una maglietta bianca ed un pantalone «alta visibilità», non recano alcun dispositivo di sicurezza e brandiscono, a scapito della propria e dell’altrui incolumità, un «soffiatore» per soffiare via la sporcizia dal selciato comunale accumulatasi da oltre due settimane.
Una cortina di fumo mista a polveri sottili e rifiuti si alza in aria, entra nelle case e nei negozi. Incornicia la vicenda le liete note della banda musicale locale che passa di fretta per Piazza Unità d’Italia e va via. Un vero colpo di genio, un asso calato dalla manica se si considera che l’operazione avviene non di primissima mattina, con traffico veicolare e pedonale intenso e in condizioni di sporcizia elevatissime.
Una misura inopportuna per evidenti ragioni e che probabilmente potrebbe provocare il biasimo delle autorità sanitarie locali. Un toccasana per patologie allergiche e soggetti affetti da asma. Le operazioni, svolte tra le macchine che passano, si interrompono mentre scriviamo (ore 9.30 circa) per due volte.
Magari un ripensamento, magari sangue che irrora le meningi di chi comanda questa Città consigliando di desistere, ed invece no, puntualmente riprendono. La Città si prepara anche così alla celebrazione del Santo Patrono Paride, imbellettandosi con il trucco sbagliato.
Anche questa volta San Paride ha fatto il miracolo!