Piano urbanistico comunale: Teano arretrata di 40anni rispetto a Caianello
Il «delatore» di turno svela a TeanoCE (fascicolo di CasertaCE) la sua verità sul Puc sidicino mai nato
TEANO/CAIANELLO (Lo dico a TeanoCE) – Con un «redazionale» dello scorso 25 giugno, ci siamo occupati dell’avvocato Fernando Zanni, già funzionario del Comune e Responsabile della Comunità Laudato sì «Teano EcoPolis», che ha presentato un documento al sindaco Giovanni Scoglio che riassume lo stato dell’arte del Piano Urbanistico Comunale (PUC), attualmente adottato ma in attesa di approvazione.
Il rapporto descrive le fasi del processo burocratico che sono ferme e quelle che devono ancora essere completate per l’approvazione del Puc. (LEGGI QUI). Una situazione di stallo con una pianificazione urbanistica che non tiene il passo dei comuni limitrofi [vedi Caianello, guidato dal sindaco Lamberto Di Caprio, n.d.r.] e che sembra non sfruttare appieno le potenzialità offerte dal territorio sidicino. A segnalarlo per una riflessione un cittadino che ha scritto alla redazione di TeanoCE.
QUESTO IL DOCUMENTO NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE:
Il Comune di Caianello, con un comunicato apparso nei giorni scorsi sui social, informava i cittadini che in soli 4 anni aveva approvato una seconda edizione del PUC (Piano Urbanistico Comunale), in ottemperanza del sovraordinato PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).
La loro prima versione, quella che ha permesso al comune di Caianello di espandersi, risale al lontano 1983. Con questa nuove ed aggiornata versione cittadini, imprenditori e commercianti di Caianello godranno di un nuovo assetto territoriale che stimolerà ulteriormente investimenti e crescita occupazionale con riflessi sull’economica locale.
Nello stesso comunicato si legge: «Negli ultimi anni, il Comune è stato interessato da una vertiginosa crescita economica, grazie alle numerose attività commerciali inaugurate su via Ceraselle. Dal documento approvato, si evince uno studio approfondito del territorio, del quale sono state rispettate le priorità e le potenzialità, individuando le varie zone di destinazione, secondo le esigenze dell’intero perimetro territoriale».
Volendo fare una considerazione guardando al comune di Teano, possiamo affermare che siamo indietro di 40 anni, periodo in cui nessuna amministrazione (tutte) è stata capace di «curare» questo tema essendo la pianificazione urbanistica anche uno strumento fondamentale con notevoli riflessi sullo sviluppo sociale ed economico. Ma qual è la situazione a Teano? Entriamo nel dettaglio.
Teano non ha mai avuto un Piano Urbanistico, nonostante i proclami passati. L’Amministrazione D’Andrea ha adottato un Puc che, per effetto della Legge regionale 18 del 29 dicembre 2022 è slittato al 31 dicembre 2023, il termine entro cui, per i Comuni sprovvisti di strumentazione urbanistica, scattano le norme previste dall’articolo 9 del DPR 380/2001.
Al momento non si conosce lo stato dell’iter di approvazione. L’economia è al collasso i cui dati sociali (numero di abitanti, età media, ed economici, valore degli immobili, reddito pro-capite, giacenza conti correnti) confermano un fenomeno di retrocessione che scoraggiano gli operatori economici tanto che molti da Teano investono tra Vairano e Caianello. Sul sito del Comune (in perenne aggiornamento) sono consultabili gli elaborati del Puc.
Secondo i più esperti (compreso alcuni componenti dell’Amministrazione) la bozza adottata presenta alcune lacune. Innanzitutto, non prevede uno sviluppo del territorio in modo adeguato e al meglio delle potenzialità che Teano offre. Le due arterie principali di comunicazione sono prive di sviluppo, ossia non sono previste zone per realizzare negozi, attività artigianali, ristoranti/hotel, ecc. A discapito di Teano altri comuni vicini (Caianello, Vairano, Francolise, ecc.) hanno ben compreso (ma ne erano già convinti i romani all’epoca) che oggi un comune piccolo non può vivere isolato (soprattutto per Teano che ha perso la presenza di uffici pubblici importanti: ospedale, pretura, Asl, ecc). Tant’è che in un’epoca moderna del commercio e della movimentazione delle persone e delle merci, hanno tutti compreso che occorre sfruttare le arterie di comunicazione (e a pensare che Teano è interessata per km da Casilina ed Appia).
A Teano, infatti, nella versione adottata del Puc, mancano le aree artigianali/produttive dove un’azienda potrebbe avviare un’attività artigianale/commerciale.
Tutti coloro, quindi, che vorranno fare/ampliare un’attività dovranno prendere atto che a Teano non è possibile fare impresa.
Manca quindi la valorizzazione del settore produttivo-commerciale e la possibilità di realizzazione edifici e nuove costruzioni.
Dall’altro invece diverse aree, sparse soprattutto un po’ sulle varie frazioni, saranno oggetto di nuova edificazione senza tener conto che le frazioni si stanno spopolando e che andrebbero recuperati i centri abitati. Inoltre, erroneamente, aree non edificate sono state classificate “Ambiti Urbani Consolidati”‘ che non prevedono la realizzazione di nuova costruzione.