Acqua salata, «quel II sollevamento», in un anno spesi 25mila euro di riparazioni
A Teano servirebbe una svolta, anzi due: un Assessore ai servizi pubblici e accordi quadro
TEANO (A.L.) – Nella giornata di ieri, verso le ore 22.15, sulla pagina FB del Sindaco Giovanni Scoglio, lo stesso pubblicava un avviso importante circa un danno grave all’impianto del «secondo sollevamento» sito in Teano.
Stamattina verso le ore 8.15, sempre sulla pagina FB del sindaco viene pubblicato un aggiornamento relativo al guasto idrico del secondo sollevamento, dove lo stesso sindaco avvisa la cittadinanza che con una soluzione tampone, in attesa della fornitura di alcuni pezzi per la riparazione, viene somministrata un po’ di acqua alla Città.
Eppure, da un controllo effettuato sulla pagina ufficiale del Comune di Teano «Albo Pretorio», risulta che dal 01 giugno 2022 al 03 aprile 2023 sono state effettuate ben 5 riparazioni, almeno per quelle pubblicate, con le determine n. 141, 418, 580, 14 e 50 per un importo di 25.270,65 euro.
Si legge nelle stesse che tra riparazioni e sostituzioni hanno interessato pompa sommersa, telecontrollo e coppia giunti. A questo punto ci si chiede: come sia possibile che dopo tutte queste riparazioni e sostituzioni effettuato nel solo arco di 1 anno e oltretutto con tutti questi soldi spesi, il sindaco alle ore 23.00 invece di dormire sonni sereni debba caricarsi di queste attenzioni?
Si spera che anche questo inconveniente si risolva al più presto. E soprattutto si spera che qualcuno dalle parti degli esimi dottori, architetti, ingegneri di cui è dotata la maggioranza Scoglio si convinca che sia arrivato il momento di smetterla con appaltini e incaricucci spot. Così da passare, finalmente, a sperimentare la formula dell’accordo quadro.
Scoglio non dovrebbe svegliarsi in piena notte per dare brutte notizie ai cittadini contribuenti e la ditta sottoscrittrice dell’accordo quadro (ma questo vale solo come esempio di possibile innovazione) sarebbe la prima a curare uno o più impianti di emungimento dell’acqua per evitare guasti e penalità.
Potrebbe essere una novità e potrebbe funzionare. In più l’accordo quadro è un sistema autorizzato dall’Anac, Autorità nazionale anticorruzione. È mai possibile, ci si chiede, che non sia venuto mai in mente a nessuno lì, nella sala di comando, di palazzo San Francesco?
Il comune di Teano avrebbe proprio bisogno di un altro assessore. Certo che è così: un assessore ai servizi pubblici. Ma non per forza «uno scienziato», un titolato con per forza una enorme cravatta, la storia ci dice che non sono queste le caratteristiche obbligatorie per un buon amministratore pubblico: basterebbe una persona pratica e di buona volontà. Incrociamo le dita.